Gli stati generali della cultura 2021: “Serve un patto con il privato per la rinascita della cultura”  di Marilena Pirrelli , Marta Cagnola – 15 luglio 2021

Gli Stati Generali della Cultura de Il Sole 24 Ore tornano a far discutere per porre l’accento sulle nuove frontiere, sul bilancio del difficile tempo della pandemia e sulla progettualità futura. Molti i partecipanti, oltre 3.000 collegati nell’incontro a distanza aperto da un intervento del direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, e nel quale hanno dato il loro contributo i protagonisti, gli amministratori pubblici e le associazioni di categoria, imprese e operatori, studiosi e artisti.

XII Rapporto Civita “Next Generation Culture”: risultati della ricerca e proposte

Durante la pandemia globale, i media digitali hanno vissuto un’età dell’oro, costituendo un ponte per rimanere connessi attraverso un’entusiasmante gamma di esperienze e favorendo la penetrazione nel settore culturale di linguaggi immersivi, tecnologie virtuali e aumentate. Il lavoro di analisi del XII Rapporto Civita, coordinata dal Centro Studi dell’Associazione Civita e condotta in collaborazione con ICOM Italia, intende fornire un contributo per lo sviluppo, da parte degli operatori culturali, di strategie innovative di valorizzazione e gestione del patrimonio, necessarie in particolare nella fase che stiamo attraversando.

Rapporto Annuale Istat 2021 – 9 luglio 2021  – follow up

Questa mattina alle ore 11.00 a Palazzo Montecitorio, il Presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo ha illustrato il “Rapporto annuale 2021. La situazione del Paese”. La ventinovesima edizione del Rapporto Annuale analizza la situazione emersa dall’emergenza sanitaria e ne considera gli effetti sulla società e sull’economia italiana. La rapida evoluzione dei comportamenti è colta attraverso informazioni arricchite dalle indagini specifiche presso le famiglie e presso le imprese, condotte già nel corso della crisi.

“La scommessa del Pnrr è vincente anche attraverso l’uguaglianza di genere” di Cristina Sivieri Tagliabue – 6 luglio 2021

Nella sfida intrapresa dall’Italia con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) la vittoria non è scontata. Gli obiettivi, investimenti e riforme, si raggiungono solo insieme. E del resto la stessa grande strategia europea che sottende il piano italiano si realizza soltanto se perseguita nella sua completezza: sicché si può dire che sostenibilità e inclusione non esistono l’una senza l’altra. È quindi possibile che la battaglia della transizione ecologica possa essere vinta senza la transizione sociale? E chi si fa carico della questione?