Azzurra Rinaldi (La Sapienza): Superare il gender gap crea sviluppo per il Paese di Mattia Schieppati – 21 Febbraio 2024 – bancaforte.it

Una piena inclusione lavorativa e finanziaria delle donne porterebbe a un incremento del Pil del 7%. Ma serve un cambio culturale. Così, in vista dell’evento D&I in Finance del prossimo 6 e 7 marzo, la Direttrice della School of Gender Economics dell’Ateneo capitolino, traccia – attraverso numeri e dati concreti – lo scenario di un tema sempre più strategico per le imprese, a partire dalle banche

10 TESI PER LA SOSTENIBILITÀ – UNIVERSITÀ E NEOLAUREATI IN CAMPO PER UN FUTURO A MISURA D’UOMO

Il mondo universitario batte un colpo per un futuro a misura d’uomo: sono 2062 partecipanti provenienti da oltre 80 università di tutta Italia al bando “Dieci tesi per la sostenibilità”. È un’iniziativa promossa da Fondazione Symbola, Unioncamere e Luiss con il sostegno di Deloitte Climate & Sustainability, con il patrocinio del Ministero dell’Università e Ricerca, della Conferenza dei Rettori (Crui),  la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e del Consorzio Interuniversitario nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (Instm) volta a premiare 10 tesi provenienti da tutte le discipline, sia scientifiche che umanistiche, collegate ai temi della sostenibilità.

Nuovo Policy brief ASviS su rendicontazione di sostenibilità

Il documento offre un’analisi sul complesso quadro europeo, extra-europeo e italiano sul tema e avanza nove proposte di policy alle istituzioni, alla luce delle recenti novità normative introdotte dall’Unione europea con l’emanazione della Corporate sustainability reporting directive. La direttiva, che estende anche alle medie imprese gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità, rappresenta una rivoluzione epocale per il settore.

Presentazione ASviS del Rapporto Territori 2023

Si è tenuto il 13 dicembre, l’evento di presentazione del Rapporto ASviS sui Territori 2023. Il documento illustra, attraverso dati e grafici, il posizionamento di Regioni, Province, città metropolitane, aree urbane e Comuni rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, sottoscritta nel 2015 da 193 Paesi delle Nazioni Unite inclusa l’Italia per garantire la sostenibilità dello sviluppo sul piano ambientale, sociale ed economico.

“Non c’è più tempo” – Il punto di Lella Golfo

Lo scorso venerdì sono stata alla presentazione dell’ultimo Rapporto annuale dell’Istat: tanti dati e altrettanti elementi di riflessione. È un’analisi che già nelle sue intenzioni adotta una prospettiva di medio-lungo periodo, raccontando le trasformazioni demografiche, sociali, economiche e ambientali che hanno caratterizzato il nostro Paese negli ultimi anni. E lo fa per fornire gli strumenti necessari non solo per misurarsi con la complessità del presente ma per garantire l’avvio di una fase di sviluppo più equilibrato, sostenibile e inclusivo. Detto questo, a colpirmi sono stati i dati relativi alla struttura demografica ma anche sociale su cui ci stiamo avvitando e ovviamente al ruolo della componente femminile.

“La prospettiva civile dell’impatto sociale” – a cura di Luca De Benedictis, Serena Miccolis, Paolo Venturi e Stefano Zamagni

Il paper intende condividere alcune riflessioni ed apprendimenti sull’utilizzo dello strumento della valutazione di impatto sociale (VIS) all’interno dei processi di generazione del valore, con l’obiettivo di alimentare il dibattito circa il senso e l’impiego della VIS, scongiurando possibili rischi di strumentalizzazione, e conseguente distorsione, di questa pratica. Il rischio sempre più evidente consiste infatti nella creazione di un universo indistinto di pratiche che non differenziano tra la misurazione dell’efficienza e la valutazione dell’efficacia di un intervento; così utilizzata la VIS può abilitare logiche di attribuzione di merito competitivo-efficientiste, invece di contribuire alla massimizzazione della capacità degli ecosistemi territoriali di trasformare i propri contesti di riferimento