“L’Italia dei beni comuni è vitale e chiede spazio” di Diego Motta – Avvenire – 12 dicembre 2017
Dagli appartamenti occupati nelle case popolari alla devastazione delle zone verdi lasciate a se stesse, la casistica è ricca di storie in cui alla presa in carico di ciò che è abbandonato si è preferita la via della noncuranza, del degrado e dell’oblio.
Ora qualcosa sta cambiando, per scelta e per necessità. Dalle grandi città ai piccoli paesi, sul territorio crescono piani di rigenerazione sociale