“Istat. l’Italia più povera e diseguale” – di Davide Colombo – Il Sole 24 Ore – 18 Maggio 2017
Occupazione in recupero ma lontana dalla media Ue – Redditi da lavoro colpiti dal cuneo, redistribuzione minima.
DetailsOccupazione in recupero ma lontana dalla media Ue – Redditi da lavoro colpiti dal cuneo, redistribuzione minima.
DetailsL’Europa è lontana. Questione di numeri, ma sopratutto di cultura. Sul fronte del lavoro femminile l’Italia sconta un ritardo strutturale. Il tasso di occupazione è fermo al 48,1% a fronte di una media europea del 61,4%. E non va meglio quando si parla di stipendi, conciliazione e nuova imprenditoria.
DetailsUn corridoio umanitario culturale per creare le classe dirigente del futuro e dare un’opportunità a chi fugge da guerre e miseria. La fondazione Terzo Pilastro e la Luiss hanno presentato il “Progetto Mediterraneo”, destinato a venti giovani provenienti da zone di conflitto e di povertà in tutto il Medio Oriente.
DetailsI dati dell’Istat lo confermano: nel nostro Paese cresce il divario tra (pochi) mega-ricchi e la massa della popolazione, sempre più precaria e sconnessa. Nel nostro presente ci sono povertà assoluta, fine della classe media, diseguaglianze sociali, economiche e di genere. Per cambiare rotta, spiega il Nobel in questa intervista a Vita, «dobbiamo far leva sul no profit»
DetailsMentre a Torino si inaugura il Salone del libro dovremmo fermarci a riflettere sulla stretta correlazione esistente tra la diffusione dei libri e la ricchezza di un Paese. In Europa, le nazioni che registrano il più alto numeri di lettori sono anche quelle che hanno il più elevato potere d’acquisto pro capite, la più bassa disoccupazione, la più alta crescita.
DetailsIl dossier curato da Antonio Preiti, con l’apporto di Stefano Monti e la collaborazione di Anna Maria Marchetti è stato presentato da Wikiroma nell’ambito delle sue attività di promozione di una cultura propositiva per il rilancio di Roma.
DetailsIl Programma offre ai giovani dai 18 ai 35 anni, universitari o laureati, residenti o domiciliati nel Lazio, l’opportunità di accrescere o migliorare le proprie competenze per poi reimpiegarle sul territorio regionale finanziando percorsi integrati di studio e lavoro in contesti nazionali e internazionali.
DetailsA pagare di più le conseguenze della crisi economica sono state proprio le donne del Sud, con il tasso di disoccupazione aumentato di oltre tre punti percentuali dal 2004 a oggi.
DetailsFino a qualche tempo fa l’attenzione per il volontariato era prevalentemente connessa alla dimensione civile ed etica dell’impegno speso gratuitamente per il bene comune. La tendenza più recente segna un cambio di passo, dettato dalla consapevolezza di altre due dimensioni rilevanti: il valore economico prodotto, e la capacità di creare competenze e innovazione sociale.
Detailsl’indagine dell’Osservatorio Socialis sull’impatto della direttiva di rendicontazione non finanziaria dimostra che è necessario che siano sempre più evidenziati, da apposite iniziative divulgative, i benefici che possono scaturire dal rendicontare le informazioni di sostenibilità.
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