Dobbiamo lavorare insieme senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. Riducendo, mentre siamo chiamati a mantenere le distanze fisiche, le distanze sociali. Ma è giunto il momento di ragionare sulla direzione da imboccare per il futuro. Per far questo è più importante ricordare le parole di un uomo forte e gentile che parla a tutto il mondo sotto la pioggia in una piazza San Pietro deserta, o quelle del presidente Mattarella, piuttosto che aspettare i giudizi delle agenzie di rating. «Nessuno si salva da solo».

Come abbiamo scritto in questi giorni assieme agli altri promotori del Manifesto di Assisi ( Vincenzo Boccia, Ettore Prandini, Francesco Starace, Mauro Gambetti, Catia Bastioli ) e ai firmatari, abbiamo un’ opportunità che consiste nel provare a uscire dalle difficoltà attuali impostando sin da ora il domani dell’ Italia, secondo un modello di sviluppo diverso e migliore. Puntando su un’ economia e una società più a misura d’ uomo e per questo più capaci di futuro, più capaci di produrre benessere e sviluppo a partire dalla sostenibilità e dalla sicurezza.

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