La metamorfosi del salto d’epoca, da una società con mezzi scarsi e con fini certi a una con mezzi iperpotenti e fini incerti, rendono urgente aprire una riflessione sulle imprese e dentro le imprese. Per trovare un nuovo equilibrio tra imprese e società.

Per una volta occorre essere radicali. Andare alla radice dei problemi che riguardano l’uomo e il suo rapporto con un’economia che sembra destinata a sbattere contro i suoi limiti sociali oltre che ambientali.

Usando un’espressione antica occorre ripensare a un nuovo umanesimo industriale.

Tenendo assieme i lavori, l’innovazione, il pensiero tecnico-scientifico, il potenziale delle nuove macchine intelligenti e la scelta di quale modello d’inclusione sociale intendiamo realizzare.

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