Annunciata una possibile regolamentazione omnibus che intervenga sui requisiti di CSDDD, CSRD e Tassonomia. Pubblicata la prima guida all’implementazione dei Piani di Transizione secondo CSRD. Il 2024 si è concluso con interessanti novità relative al quadro normativo sulla finanza sostenibile che avranno sicuramente ripercussioni sulle attività delle istituzioni europee nel 2025.
COP29: finanza climatica al centro dei negoziati
Nel mese di novembre si è svolta a Baku la 29° edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29). Il summit si è concluso con un accordo sulla finanza climatica, tema posto al centro dei negoziati: il documento finale definisce il New Collective Quantified Goal (NCQG), portando l’ammontare degli aiuti climatici ai Paesi in via di sviluppo dai $100 miliardi attualmente previsti dall’Accordo di Parigi ad almeno $300 miliardi all’anno, entro il 2035.
L’accordo prevede che questi fondi provengano da un’ampia varietà di fonti, pubbliche e private, bilaterali e multilaterali, prestiti e finanziamenti a fondo perduto. Un’altra novità riguarda l’istituzione del primo mercato globale di crediti di carbonio, supervisionato dall’ONU: il Meccanismo di Parigi per i Crediti di Carbonio (PACM). Si prevedono standard uniformi per progetti di afforestazione e riforestazione e strumenti dedicati per lo sviluppo sostenibile, tra cui una valutazione ex ante di ogni nuovo progetto sulla base degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Il prossimo appuntamento è per novembre 2025 in Amazzonia, a Belém, dove si terrà la COP30, che dovrà rilanciare le ambizioni del negoziato.