“Symbola rilancia l’economia culturale” di Antonello Cherchi – Il Sole 24 ore – 28 giugno 2017
Soft economy. Presentato il settimo rapporto: le attività creative rappresentano il 16,7% del Pil
Soft economy. Presentato il settimo rapporto: le attività creative rappresentano il 16,7% del Pil
L’evento sarà un’occasione per promuovere all’interno della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile progetti relativi alla didattica innovativa già sperimentati con successo e porre le basi per sviluppare in modo congiunto ulteriori progettualità in ottica di apprendimento e contaminazione multi-stakeholder e multidisciplinare.
Osservando il grande impatto del flusso di migranti sulle città europee, Urban Land Institute Europe ha dedicato un progetto di ricerca per esplorare le varie implicazioni, focalizzandosi su come le città possano accogliere i migranti alle migliori condizioni e modalità e su come l’industria immobiliare possa efficacemente rispondere.
La denuncia del Papa. La corruzione è la piaga sociale peggiore. E’ la menzogna di cercare il profitto personale o di gruppo sotto le parvenze di un servizio alla società. E’ la distruzione del tessuto sociale sotto le parvenze del compimento della legge.Queste parole – chiare e durissime -sono tratte dal discorso che Papa Francesco ha tenuto il 17 Novembre 2016 in Vaticano alla Conferenza Internazionale delle Associazioni di Imprenditori Cattolici: esse rivelano quanto grave sia nel giudizio del Papa il male della corruzione, che peraltro ha più volte denunciato.
Robusti incentivi fiscali a privati e società che investono nelle imprese sociali, detassazione degli utili non distribuiti (per incrementare il patrimonio o per finanziare le attività), accesso alle risorse della Fondazione Italia sociale e a fondi di sviluppo associativi, raccolta di capitali tramite internet.Sono i nuovi strumenti di finanziamento messi a disposizione delle imprese sociali dal decreto che sta per mandare in soffitta la disciplina del 2006 (Dlgs 155/2006).
Una giornata di incontro/confronto attraverso tavoli di lavoro tematici che produrranno un documento di proposta finale condiviso e sottoscritto da tutti i partecipanti con l’obiettivo di incrementare, tra gli attori del settore, e soprattutto tra gli amministratori locali e nazionali, la coscienza del peso strategico del settore della cultura e, in particolare, della rilevanza delle imprese protagoniste nella gestione dell’offerta culturale del Paese.
Tra le definizioni proposte negli ultimi anni per identificare l’insieme delle organizzazioni private che operano senza scopo di lucro con finalità di bene comune, quella di economia sociale è la più inclusiva ma, paradossalmente, la meno utilizzata.
Il nostro Paese può svolgere un ruolo importante come ponte verso l’Africa e come partner del progetto della Nuova Via della Seta. Per questa Italia è decisiva la sfida della ricostruzione nell’Appennino centrale, metafora e concreto banco di prova della nostra volontà e capacità di dare senso al futuro.
La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro non rappresenta, oggi, solamente un’attività necessaria per adempiere al quadro normativo vigente, ma costituisce una nuova impostazione culturale che, se integrata ad ogni livello dell’organizzazione e percepita in ogni attività svolta, assume un valore strategico nel business core dell’azienda.
Vista da Omegna l’impresa Italia è un’altra cosa. Intanto ci sono le persone: quelle che aiutano, che danno e che ricevono. Poi c’è il prodotto: Alessi, marchio storico degli oggetti in acciaio, design, innovazione, avanguardia. Infine il profitto: se non si fanno utili, la partita è persa.