Venerdì prossimo sarà una data importante per il futuro del nostro Paese: verrà infatti presentato il Manifesto di Assisi che intende promuovere un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica. Il Manifesto, ideato dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento di Assisi, annovera tra i promotori i vertici di associazioni imprenditoriali e di primarie imprese italiane; in queste settimane ha raccolto l’adesione di oltre 1.600 esponenti di ambiti diversificati, dall’economia alla cultura, dalle istituzioni ai mondi associativi, alle amministrazioni locali. Non vuole essere un libro dei sogni, ma un impegno concreto dei firmatari a contribuire, ciascuno nel proprio ambito, al miglioramento sociale e ambientale del nostro Paese.

Sostenibilità

Da alcuni anni il tema della sostenibilità è oggetto di un’attenzione crescente da parte degli italiani; riguarda innanzitutto l’ambiente ma anche le diseguaglianze e la coesione sociale. Indubbiamente le preoccupazioni per la crisi climatica hanno contribuito ad aumentare l’importanza attribuita al tema e ai rimedi che possono essere adottati. Peraltro l’ambiente non riguarda solo il futuro del pianeta, ma anche la dimensione locale, basti pensare che quando si chiede ai cittadini di indicare il problema prevalente nella propria zona di residenza il 31% indica spontaneamente il tema ambientale che si colloca al secondo posto dopo l’economia e il lavoro (indicati dal 44%): inquinamento, aree verdi, consumo di suolo, gestione dei rifiuti, risorse idriche, hanno a che fare con la qualità della vita e rappresentano una priorità per molti. Rispetto a cinque e a dieci anni fa, la preoccupazione per l’ambiente ha fatto registrare un aumento del 16%.

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